La rettifica motori effettuata su uno specifico veicolorientra nell’attività di autopariparazione, intesa quale manutenzione e riparazione dei veicoli a motore (ivi compresi ciclomotori, macchine agricole, rimorchi e carrelli), adibiti a trasporto su strada di persone e cose. In questa attività rientrano quindi tutti gli interventi di sostituzione, modificazione e ripristino di qualsiasi componente dei veicoli e dei complessi di motore, nonché l’installazione di impianti e componenti fissi.
Si ritiene che non rientri nell’attività di autoriparazione la rettifica motore realizzata in un vero e proprio ciclo produttivo industriale o artigianale, in cui una certa quantità di componenti (motori, marmitte, pneumatici, etc..) vengono rigenerati o rettificati per poi successivamente essere venduti o commercializzati alle imprese di autoriparazione. In questo caso, non vi sarebbe alcun intervento di autoriparazione riguardante il ripristino delle condizioni di sicurezza riferite ad uno specifico veicolo. Tale attività, dunque, non è sottoposta ai requisiti della Legge 122/1992, ma sarebbe soggetta a propri e stringenti controlli amministrativi.